Di fronte alle crescenti sfide economiche e sociali che caratterizzano i nostri centri urbani, con vetrine sfitte e capannoni vuoti che un tempo erano fulcri di vivaci attività artigiane, emerge la necessità di un’analisi approfondita delle politiche europee degli ultimi trent’anni.
Queste politiche hanno progressivamente favorito le grandi imprese a discapito delle piccole, erodendo la loro redditività e attrattiva, specialmente per le nuove generazioni meno inclini a investire in settori in difficoltà. Inoltre, si è trascurata un’importante dimensione dell’imprenditoria: la sua capacità di generare identità, occupare spazi fisici e distribuire ricchezza e professionalità nel territorio.
Di fronte a questo scenario, è fondamentale che la politica adotti una visione lungimirante, affrontando le problematiche strutturali che ostacolano l’ingresso delle piccole imprese nel mercato e che contraddicono gli interessi di paesi come l’Italia. In particolare, la pratica di negoziare condizioni fiscali vantaggiose per le multinazionali a scapito delle piccole e medie imprese è profondamente ingiusta.
Per rivitalizzare un’economia che valorizzi l’individuo e incoraggi lo sviluppo di un tessuto imprenditoriale diffuso, è essenziale intraprendere azioni concrete.
© Copyright 2023 by Paoloinselvini.it | C.F. del Candidato NSLPLA94R05B157A