A Brescia non si può più nemmeno dire ‘mio figlio no’!

È questa la libertà di espressione secondo la Giunta Castelletti: chi dissente tace o viene fatto tacere.
Chi difende il diritto dei genitori a educare i propri figli, viene silenziato.
Il rifiuto di affiggere i manifesti della campagna di Pro Vita & Famiglia da parte di Brescia Mobilità, con il beneplacito del Comune, è un atto gravissimo di censura ideologica. Quei manifesti non offendono nessuno: pongono una domanda legittima, che tanti genitori si fanno, specie di fronte ai sermoni in salsa arcobaleno che troppo spesso i figli devono subire in alcune scuole. Questi genitori chiedono trasparenza, rispetto del ruolo educativo della famiglia e il diritto di sapere chi entra nelle scuole e cosa viene insegnato ai bambini.
Non è accettabile che in una città venga impedita l’affissione solo perché il messaggio non è in linea con l’ideologia progressista della sinistra.

La libertà non vale solo per alcuni, ma per tutti.

@provitaefamiglia